Lifelong Learning: flessibilità e competenze in evoluzione
Il costrutto di competenza nel tempo si è trasformato passando da un concetto statico a uno dinamico, in crescita ed evoluzione continua. Ormai in tutta la comunità scientifica è consolidato il pensiero che una qualsiasi competenza, quando acquisita, non resti statica ma cresca e si adatti in funzione del soggetto e del contesto in cui questi l’ha acquisita. Ma non solo, il soggetto utilizzerebbe una competenza acquisita in un determinato ambito professionale contestualizzandola in un modo nuovo quando si dovesse trovare a metterla in pratica in un nuovo contesto lavorativo con una diversa organizzazione, in un luogo diverso o con nuovi colleghi; “la competenza professionale perciò non va considerata come una variabile neutra, indipendente dal contesto organizzativo e sociale in cui va applicata”.
Le competenze assumono un ruolo strategico in quanto direttamente collegate e dipendenti alla risorsa umana. Si inizia a parlare, così, della conoscenza come capitale immateriale e del lavoratore come capitale umano in un connubio inscindibile e se l’essere umano, per sua natura, è una dimensione in evoluzione, anche la conoscenza deve essere considerata in trasformazione. La formazione, dunque, diventa apprendimento permanente, ossia il Lifelong Learning inteso come formazione nell’arco di tutta la vita dell’individuo. Parlare di ‘società della conoscenza’ e di apprendimento permanente porta, pertanto, a concepire la formazione come un concetto di ampio respiro, intendendo tutta una serie di attività ed esperienze che possano favorire e facilitare l’apprendimento.
“(…) al centro della riflessione e dell’agire formativo sono collocati l’apprendimento e il ‘soggetto in azione’ nei diversi contesti formativi, professionali, esistenziali. In questo senso si comprende come la formazione, non solo per gli adulti, avrà sempre più come suo focus oltre ai saperi, alle conoscenze specialistiche, alle abilità di rinnovare in tempi brevi, l’acquisizione di competenze e metacompetenze che diventano ‘risorse’ per l’apprendimento permanente, cioè acquistano rilevanza strategica rispetto alla stessa possibilità-necessità di continuare ad apprendere non solo nei periodi convenzionalmente dedicati all’istruzione”.
La riflessione porta alla necessità di definire e collocare il tema del Lifelong Learning nel quadro della formazione dell’età adulta, periodo della vita in cui l’essere umano ha la capacità, e gli strumenti cognitivi, per riconoscere il senso di sé e il significato delle cose intorno; l’uomo diviene essere strategico capace potenzialmente di attribuire nuovi significati, e costruire nuovi scenari, reinventarsi e ridisegnare il proprio presente e il proprio futuro professionale in una società sempre più liquida. Tra le diverse competenze che, ad esempio, facilitano un approccio fluido alle situazioni troviamo la flessibilità intesa come apertura mentale, elasticità mentale, adattabilità, prontezza, saper trasferire il paradigma sul campo, disponibilità all’apprendimento che, nell’ambito del ‘repertorio delle competenze’, utilizzato all’interno di un contesto organizzativo, viene definita: “la capacità di adattarsi e di rispondere adeguatamente ai diversi generi di esigenze poste dell’ambiente. Concretamente, può consistere nel saper lavorare efficacemente rispetto ad un’ampia gamma di problemi e situazioni. Dal punto di vista cognitivo, è legata alla capacità di mettere in discussione le proprie assunzioni, dal punto di vista esperienziale, è legata alla capacità di ricercare e fare tesoro di nuove informazioni ed esperienze. In questo senso, si parla anche di apertura all’esperienza o disponibilità all’apprendimento.”
La formazione continua, pertanto, oltre che essere una necessità dettata, ad esempio, dall’aggiornamento professionale annuale obbligatorio per le professioni ordinistiche o nei sistemi di certificazione delle competenze professionali, a livello personale è una attitudine che si specifica essa stessa in competenza.
Tratto da:
IL BILANCIO DELLE COMPETENZE NELLA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
la narrazione come strumento di analisi: dalla Learning narrative alla mitobiografia
A cura di Tiziana Lucioli
Bibliografia:
Albi, F., & Mora, F. (2011). Il bilancio di competenze - Conoscere se stessi e capire le organizzazioni. Roma: Carocci Faber.
Alberici, A., & Serreri, P. (2005). Competenze e formazione in età adulta. Il bilancio di competenze. Roma: Monolite Editrice.